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Sincronizzatore di un cambio di velocità

Ingranaggi

Il sincronizzatore di un cambio di velocità ha il compito di sincronizzare la velocità di due ingranaggi. Questi ultimi hanno il compito di creare la riduzione desiderata.

Sincronizzatore ad anello conico

Il sincronizzatore meccanico più diffuso è il sincronizzatore ad anello conico. Questo è costituito da un mozzo inchiavettato sull’albero e da un manicotto esterno. Manicotto e mozzo hanno entrambi delle scanalature longitudinali che permettono lo scorrimento assiale relativo del manicotto sul mozzo. Lo scorrimento viene ostacolato da tre sfere situate al centro di piastrine (tasselli di spinta). Sono disposte a 120° tra loro e premute da rispettive molle.

Il mozzo nella sua rotazione trascina pure i due anelli conici flottanti in bronzo antifrizione. Questi ultimi hanno anche loro una dentatura esterna eguale a quella interna del manicotto. La conicità degli anelli è la stessa conicità del mozzo della ruota alla quale deve essere accoppiato.

Durante la cambiata la forcella sposta assialmente il manicotto del sincronizzatore. Il manicotto trascina con se i tasselli di spinta, tramite la rotazione delle sfere nelle loro sedi, spingendo a loro volta gli anelli flottanti. L’attrito che nasce al contatto tra le due superfici coniche permette alle due ruote di assumere la stessa velocità di rotazione. Il manicotto può cosi continuare a traslare rendendo la ruota da ingranare solidale con il mozzo.

Per facilitare l’imbocco i denti degli anelli flottanti, dei mozzi delle ruote condotte e dei manicotti sono provvisti di appropriati angoli d’invito. La superficie degli anelli flottanti presenta spesso sulla superficie conica delle rigature coassiali parallele. Il funzionamento di un sincronizzatore presenta quindi molte similitudini con gli innesti a frizione conica.

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